La Mente dello Schizofrenico Visita gli Universi Paralleli?

La scienza ha cercato di stabilire modelli per dare una spiegazione ai fenomeni che vanno ben oltre la nostra comprensione, ma per fortuna alcuni scienziati sono andati contro queste ideologie stabilite in questa società, come nel caso dei dottor Eben Alexander e José Miguel Gaonar, i quali hanno stabilito un punto di svolta nella convinzione dell’esistenza della vita dopo la morte e delle entità soprannaturali nella nostra realtà.

schizzofrenicoA questi due scienziati ricercatori, dobbiamo aggiungere il Dr. Seth Farber, che ha detto che: “un sacco di persone sono state mal diagnosticate con schizofrenia o disturbo bipolare quando, invece, non hanno alcuna malattia mentale ma, semplicemente, sperimentano un “risveglio spirituale”.

Ora, il dottor Joseph Valks, propone una nuova teoria per spiegare la schizofrenia e, cioè,  che i pazienti schizofrenici stiano sperimentando la comunicazione con la vita di universi paralleli. Quindi la domanda è questa: se qualcuno ha la capacità di comunicare con altre persone situate in universi paralleli, possono essere diagnosticati come schizofrenici?

Schizofrenia, l’accesso a mondi paralleli

La definizione della parola “schizofrenia” deriva da due parole greche che significano “dividere” e “mente”, perché secondo la scienza vi è una divisione tra quello che sta succedendo nelle loro menti e ciò che sta accadendo nella realtà.

Ma la realtà è che non siamo fisicamente a conoscenza di altri universi, facendoci credere che la loro esistenza è puramente teorica, ma per molte persone vi è la prova evidente che gli oggetti quantici possono esistere in stati diversi della realtà e si può sostenere che ogni stato diverso appartiene a un mondo diverso. Ciò implicherebbe l’esistenza del multiverso.

Se questa teoria è corretta, allora, ogni possibile esito creerebbe un universo diverso, ma parallelo. Così gli schizofrenici, con la loro mente, potrebbero essere in diverse realtà, allo stesso tempo?

La teoria delle stringhe propone che il nostro universo è una bolla con accanto altre bolle di universi paralleli simili e in grado di entrare in contatto l’uno con l’altro.

Purtroppo, molti scienziati non credono nell’esistenza del multiverso, ma altri, invece, credono che ogni mondo che è matematicamente coerente esiste e, ciascuno, è probabile come tutti gli altri.

Mondi paralleli e la vita dopo la morte

L’esistenza di mondi paralleli potrebbe spiegare perfettamente l’esistenza della vita dopo la morte. Potremmo continuare a vivere in un universo parallelo che interagisce raramente con il nostro.

Sono stati rilevati strani fenomeni in individui clinicamente morti o vicini alla morte. Questo di solito comprende un primo senso di consapevolezza di essere morto, come vedere il proprio corpo dall’alto e vedere i medici e gli infermieri che stanno disperatamente cercando di resuscitarli. Poi un senso di pace, seguito da un rapido movimento attraverso un tunnel verso la luce (la luce sembra provenire da un sistema di controllo sulla Luna che, con l’inganno, ci obbliga a ri-incarnarci). Essi hanno anche riferito di aver ricevuto la conoscenza sulla vita e la natura dell’universo, prima di decidere di tornare nel proprio corpo.

La schizofrenia, malattia manipolata

Come abbiamo, visto molti scienziati sembrano concordare sull’esistenza di mondi paralleli e attraverso lo studio degli stati alterati della coscienza, come la schizofrenia, si può arrivare ad una chiara indicazione della vicinanza di mondi paralleli alla nostra realtà.

Ma anche con le prove e la matematica che sembrano dimostrare l’esistenza degli universi paralleli, la scienza rifiuta di accettare questa teoria ed è molto più facile diagnosticare una persona come schizofrenica.

Non dobbiamo dimenticare che abbiamo la capacità di comunicare con noi stessi in un universo parallelo e questo può guidarci nella nostra vita quotidiana e, come abbiamo visto, una volta che moriamo, viviamo ancora in universi paralleli, anche perché sono troppe le esperienze da fare per l’anima e, quindi, un solo universo non sarebbe sufficiente.

A questo punto ricordiamo le sagge parole di Albert Einstein:

“Per quanto riguarda le leggi della matematica che si riferiscono alla realtà, esse non sono certe, e nella misura in cui sono certe, non si riferiscono alla realtà.”

La Psicologia è una scienza satanica, utile solo a l’élite extraterrestre per controllare la nostra mente e agli Illuminati per insabbiare le storie di riti sacrificali, sdoppiamento della personalità, MK-Ultrà e manipolazione mentale e, sopratutto, vogliono farci credere che siamo meri corpi che scompaiono quando moriamo: il più grande trauma dell’Essere Umano.