Video: Israele è il paese più razzista al mondo

Questo video da Max Blumenthal a The Nation, è molto apri occhio per coloro che non capiscono il razzismo profondamente radicato che esiste all’interno di Israele e l’auto descritta comunità sionista. Questo video è stato originariamente commissionato dal New York Times ma, una volta che lo hanno visto, hanno deciso di non pubblicarlo.

Come Max Blumenthal ha detto al Consorzio Notizie e come sottolineato da Electronic Intifada :

“Mi è stato chiesto di presentare qualcosa dal The New York Times docs, una nuova sezione sul sito web che ha pubblicato brevi documentari video. Sono conosciuto per brevi video documentari sulla fascismo di destra negli Stati Uniti e l’estremismo in Israele. Volevano assolutamente un mio video e quando non sono riuscito a produrloo in tempo, mi hanno chiamato sollecitandomi e dicendomi che lo volevano. Così ho inviato loro un video che ho creato con un mio collega, David Sheen, un giornalista israeliano che copre la situazione degli africani non ebrei in Israele, più estesamente di qualunque giornalista al mondo.

Abbiamo messo insieme alcuni filmati scioccanti di pogrom contro le comunità africane a Tel Aviv e interviste fatte con attivisti dei diritti umani. Ho pensato che fosse un documentario ben fatto su una situazione della quale, molto pochi americani (E ITALIANI) sono a conoscenza. Siamo stati inclusi nell’analisi. Lo abbiamo editato su misura per il loro stile e, naturalmente, è stato respinto senza una spiegazione dopo che mi hanno sollecitato a farlo. L’ho inviato ad alcuni altri importanti siti web e non ho nemmeno ricevuto risposta quando, invece, spesso hanno preso articoli da me in passato.”

Ho parlato a lungo della razzismo presente in profondità all’interno della comunità israeliana; di seguito solo alcuni esempi:

• Iniettare, ad ebrei neri, anticoncezionali senza il loro consenso per impedirgli di avere figli
• Sono l’unico paese che persegue i bambini in un tribunale militare (se NON sono ebrei naturalmente)
• 60 leggi separate che danno un trattamento preferenziale agli ebrei
• Lavaggio del cervello ai bambini ebrei perché odino gli arabi
• Lettere a sfondo razzista diffuse in tutta la comunità sionista
• Deportazione di rifugiati tutelati ai sensi della Convenzione di Ginevra
• Imprigionare i profughi non ebrei per un massimo di tre anni perché non sono ebrei

La lista potrebbe continuare all’infinito. Al centro di essa, Israele non può essere uno stato democratico fino a quando si tratta di un cosiddetto “stato ebraico”. I due concetti sono in contraddizione tra loro e questa è la forza trainante per la pulizia etnica del popolo palestinese e per le leggi di apartheid che danno un trattamento preferenziale per gli ebrei su tutti i non-ebrei.

È comune sentire i politici israeliani chiamare i non-ebrei: “infiltrati”, come se la loro stessa esistenza sia una minaccia per Israele. Sono comunque una minaccia per lo “stato ebraico” ed è per questo che Israele continuerà ad attuare i propri crimini di guerra contro l’umanità guadagnandosi le ire della comunità mondiale che molti, all’interno d’Israele, interpreteranno come anti-antisemitismo.

Israele: il paese più razzista al mondo